Oggi volevo parlare di parole... le parole... pesate, fuori luogo, di conforto, giuste o sbagliate le usiamo naturalmente, di impulso, ma sono il solo mezzo che ci fa definire comunità umana, riesce ad unire le persone creando quella "strana" sensazione di comunione tra gli uomini..
E citando Mistaman: "Ci son momenti in cui non ne hai più, e cerchi quelle giuste per tirarti su, a volte ne hai spese troppe per riaverle indietro travisate e distorte, a volte sono vuote, a volte piene di sostanza, ci sono quelle vere, quelle di circostanza. Se una tira l'altra rischi che finisca a male, ne basta una di troppo per sforare. C'è chi vuole avere l'ultima, chi usa quella di Dio per una causa stupida, io le metto in rima e ci son soltanto loro tra noi come Mina."
Ma ci sono parole che ci identificano, che fanno parte di noi più di altre e allora (rullo di tamburi...) la comunità di CASA ABRAMO è lieta di presentarvi " LE FRASI TORMENTONE"
Ma prima di tutto un' avvertenza ai lettori.. frasi e situazioni sono reali solo i nomi dei personaggi sono di pura fantasia...e non si offendano i signori per le volgarità eventuali, ma questa è la verità e in quanto tale non ammette censure..
"Che cosa stai dicendo Willis??" |
Ore 13:00 Martedì entrata in servizio, come al solito mi fiondo in ufficio per le consegne della giornata. Ercole (questo è il nome di fantasia che ho scelto vista l'energica figura che mi si para davanti..) è già lì che mi aspetta, la missione è una: devo accompagnarlo alla partita di calcio..
Ercole " Stefano, a che ora c'è la partita?"
Stefano " Partiamo per le 5 e mezza.. perchè dobbiamo essere lì per le 6.."
E. " Va bene.. va bene.."
E. " Minchia va come sono diventato magro.. oggi li spacco tutti!"
S. " Grande Ercole! ti vedo che sei in forma"
E. " Cioè capito, non sto mangiando pasta da almeno 3 settimane, cioè capito.. mi sto sgonfiando di brutto!"
Da lettori intelligenti quali siete avrete sicuramente capito che il nostro caro amico Ercole "abusa" leggermente del termine "cioè capito" ficcandolo una volta ogni tre parole... senza dimenticare la sua variante un po' più arrabbiata del "cioè non ho capito" che utilizza solitamente quando è in disaccordo con quello che gli si sta dicendo.. esco prima di beccarmene uno.
Non faccio in tempo a mettere fuori mezzo piede dalla porta che vengo trascinato nella tradizionale sfida di calcetto del dopopranzo..
Per la squadra rossa ci sono io e il mago di oz (..perchè gli somiglia). Dall'altra parte a tenere alto l'onore della squadra blu ci sono Roy e Linda (sì, proprio lei, la mia simpaticissima compagna di avventure...)
Stefano "Allora Mago come stai? sei carico?"
il Mago di Oz "Tutto a posto e niente in ordine... ahahahahaha" (risata generale)
S. "Dai partiti!"
Linda "O mi raccomando Roy"
Roy " Vinciamo.. questo è sicuro!"
Pronti via e 1 a 0 per i rossi al secondo 0,05.. L'azione è fantastica.. rasoterra del centrocampista numero 4.. palla al sette.. nulla da fare per il portiere..
Roy " Stefàno mooolto pericoloso!"
Incredibile amici! una partita a senso unico.. 10 a 2 in favore dei rossi...
La rivincita si preannuncia molto più complicata.. Ercole infatti sostituisce un affaticato Roy.. Si parte. Stavolta al secondo 0,03 è la squadra blu a passare in vantaggio.. il resto della partita è tanto scontato quanto disastroso: 10 a 3 per i blu.. tutti sotto la doccia l'appuntamento è per domani stesso campo stessa ora.
Mestamente torno a svolgere il mio servizio.
Ancora deluso per l'amara sconfitta appena subita noto l'avvicinarsi un ometto sul metro e 55, con un grande sorriso stampato in faccia che solo a vederlo già gli vuoi bene.. per di più dice di essere un grande poeta (e fidatevi lo è..).. attacca..
Grande poeta " ciao Stefano come stai?"
Stefano " bene, grazie.. e tu poeta come stai?"
G.P. " Bene bene.." (frase tormentone accompagnata dalla classica doppia pacca sulla spalla)
G.P. " Stefano.. Non è che mi faresti su una sigaretta?? Ciò qui il tabacco. La macchinetta le fa troppo strette.. eh! non tirano bene.."
S." Va bene.. dammi qua".
Esaudito il desiderio del grande poeta, eccolo apparire in tutta la sua maestosità il mitico Manolo.. (ebbene sì.. questo è il mio tormentone.. ho infatti il vizio di iniziare spesso le frasi con l'espressione we mitico!... ma mai tormentone fu più azzeccato in quanto il personaggio che sto per presentarvi ha veramente le caratteristiche del mito!).. veterano di Casa Abramo, espressione vivente della lunga tradizione sarda (quella più testarda), sempre pronto alla battuta o a raccontare qualche curioso aneddoto.. mi guarda di sbieco (come solo lui sa fare) e..
Manolo " we stefano, cosa ci fai qui? "
Stefano " Bè Manolo.. sai com'è sono le due e io inizio servizio all'una..."
M. " Ah! già!"
M. " A proposito, me la offri una sigaretta? "
..Signori e Signore qui mi fermo un attimo.. perchè sono lieto di presentarvi la mia frase tormentone preferita.. condivisa ampiamente con tutti gli operatori di Casa Abramo... coprite le orecchie ai bambini, salvatevi se siete deboli di cuore e preparatevi per un sonoro, eclatante, strameritato...
S. " Minchia, Manolo, Minchia! "
M. "(ride)"
Ride perchè sa già cosa succederà.. ma soprattutto sa che sono solo 13.35.. Gli offro la sigaretta, ne accendo un anch'io.. e aspetto... il prossimo TORMENTONE!
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